Ogni volta che si inizia un lavoro la parte più dura è scegliere da dove cominciare, è così un pò per tutto. Poi, una volta che si comincia, la strada sembra magnificamente in discesa.

Avete presente quando dovete iniziare ad allenarvi dopo una lunga sosta? Fino a che non affronti il primo allenamento ti sembra impossibile solo l’idea. Poi però una volta che inizi a muoverti e prendi il ritmo, non vedi l’ora di allenarti di nuovo. Proprio quello che è successo a me, con le dovute proporzioni ovviamente. Guardavo la camera e pensavo: oddio che lavorone che mi aspetta! E ora da dove comincio! Non ce la farò mai! Il problema è che la mente in queste situazioni gioca un ruolo cruciale, così, ad un certo punto, ti stufi di tutti quei ragionamenti contorti e segui l’istinto. Il resto avviene naturalmente.

Quanto è fondamentale la scelta dei prodotti

Selezionato il primo mobile da rivisitare, ho iniziato la ricerca delle tinte. Le scelte erano due: buttarmi su prodotti di facile reperibilità, più economici, oppure dedicare del tempo per documentarmi e trovare qualcosa che rispondesse di più alle mie esigenze.

Per fortuna su internet si trovano pagine e pagine di consigli e recensioni.

Per quanto mi riguarda, relativamente alle tinte, le caratteristiche che cerco sono: la facilità nella stesura, l’impatto ambientale (ecosostenibilità) ed un vasto assortimento di colori.

Non avevo ancora le idee chiare ma alla fine ho trovato ciò che cercavo e la scelta è ricaduta sulle Fusion Mineral Paint, che ho acquistato sul sito di All White.

Fremevo all’idea di dare una svecchiata a quei mobili e quando è arrivato l’ordine mi sono messa all’opera.

Mi voglio soffermare brevemente sul pacco e su come viene recapitato.

All’esterno della scatola c’era disegnato un grande cuore bianco, e già questo ti mette di buon umore, ma è solo quando lo apri che capisci quanto amore ci possano mettere le persone nel lavoro che fanno: il profumo che emanava ti avvolgeva, una dedica carinissima ti coccolava e poi una caramella buonissima che ti viziava.

Come potevo non farmi conquistare da tutto ciò?! Avevo trovato finalmente la mia dimensione.

Gli step che ho rispettato per effettuare il restyling

Ma ora veniamo a noi, ed entriamo un pò di più nello specifico, con gli step che ho seguito per lavorare il mio primo mobile:

  1. Ho controllato se il mobile non fosse aggredito dai tarli
    E’ veramente importante essere sicuri che il mobile non sia compromesso da questi “malefici” animaletti, che riducono il nostro mobile come se fosse una groviera.
  2. L’ho pulito
    Questa fase è di cruciale importanza, anche se spesso viene un pò snobbata (forse perché è estremamente noiosa). Tenete presente che se passate la tinta su un mobile non accuratamente pulito, si rischia di compromettere il lavoro successivo perché, la tinta tenderà a non aderire nel modo corretto.
  3. Mi sono preoccupata di stuccarlo e ripararlo dove necessario
    Il tempo passa per tutti, anche per un mobile: graffi, righe, muffe, sono solo alcune delle tipiche problematiche che vi troverete a dover sistemare. Quindi il nostro intervento, in questa fase, sarà quello di creare una superficie il più possibile omogenea che si presti alla stesura della tinta (ti potrà interessare questo articolo su ……)
  4. Finalmente, l’ho dipinto!
    Questa fase la conoscete, è la parte più bella e vi concede la possibilità di sbizzarrirvi sulla scelta delle tecniche da adottare, ma richiede attenzione e tanta, tanta passione (a breve un nuovo post con i miei consigli per stendere la tinta a regola d’arte).

Il risultato finale è stato sbalorditivo

Avevo curato tutto nei minimi dettagli, non ne volevo sapere di fermarmi, non sentivo la fatica, e dopo il terzo giorno finalmente inizio a vedere i risultati dei miei sforzi: quel mobile aveva cambiato aspetto, da noioso e vecchio si era trasformato in un pezzo d’arredo luminoso, super attuale e di tendenza.

Non credevo ai miei occhi, ero felicissima del risultato, avevo letteralmente superato ogni mia aspettativa.

Lavoro compiuto!